Assemblea di Ascom - Commercianti uniti per scendere in piazza
396 "Chiederemo subito un incontro con la Prefettura e quel giorno scenderemo tutti in Piazza a manifestare”. Così Roberto Magliocco, Presidente di Confcommercio Ascom Venezia ha concluso lunedì 22 l'assemblea pubblica organizzata dall'associazione dei commercianti per dare voce ai suoi associati ma in generale a tutti i cittadini su quanto sta accadendo in tema di abusivismo e contraffazione, per capire fino a che punto di illegalità si trova sommersa questa città.

Presenti all'incontro ospitato presso la Camera di Commercio in via XXII Marzo, oltre al Vicepresidente Marco Francalli e ai consiglieri Giuseppe Galardi e Francesco Tagliapietra, anche il presidente di Confesercenti Piergiovanni Brunetta, il Segretario di Confartigianato Gianni De Checchi, il Presidente associazione Piazza San Marco Alberto Nardi e Gianni Torre, rappresentante di Legacooperative Venezia.
Un incontro acceso in cui in tanti operatori hanno portato la propria testimonianza di malessere e paura rispetto ai venditori abusivi con i quali sono sempre di più gli episodi di minacce.
Un caso su tutti quello di Giacomo Sardegna, titolare di un banchetto in Piazza San Marco, il quale dopo le ripetute minacce perchè chiedeva agli abusivi di non piazzarsi con la propria merce davanti al suo banchetto, una sera di qualche settimana fa, è stato accerchiato da ben 70 cingalesi! L'episodio non è finito male solo perchè in quel momento è passata una pattuglia dei vigili che ha calmato le acque.
“Se prima parlando di commercio abusivo su aree pubbliche si parlava soprattutto di senegalesi che vendevano borse contraffatte, ora come ben sapete – è intervenuto Magliocco - sono sempre di più i cingalesi e i bangalesi, che oltre ai fiori vendono ombrelli, giocattoli luminosi e pupazzetti anti stress. Più degli africani, questi asiatici sono organizzati in maniera organica, in modo da vendere la cosa giusta al momento giusto: fiori e giocattoli con il sole, ombrellini e impermeabili quando piove e stivali usa e getta con l'acqua alta. Ciò significa avere una disponibilità di magazzini in cui questa merce è stoccata e di magazzinieri che la distribuiscono esercitando la funzione di grossisti, con regole commerciali che non sono quelle normalmente praticate. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Polizia Municipale, nel 2011 sono stati 2.543 i venditori ambulanti abusivi ai quali è stata sequestrata la merce per un totale di oltre 70 mila pezzi. Il dato significativo è che si è confermato un aumento del trend con un + 17% di oggetti posti in vendita esclusivamente da cittadini del Bangladesh. Mentre le categorie e gli operatori regolari, anche chi non è coinvolto direttamente, percepiscono l’emergenza e la pericolosità di una situazione che si va aggravando di giorno in giorno, da parte delle Istituzioni questa percezione sembra non esserci. Non è ancora chiaro a tutti, mentre qualcuno fa finta di non vedere, che l'abusivismo in città si sta ampliando e la lotta per avere l'egemonia del territorio si sta facendo sempre più pericolosa.”
“Nel 2000 ero consigliere comunale e il problema era all'inizio – è intervenuto Brunetta di Confesercenti - ma da allora non ho visto nessuna volontà politica di risolverlo. Se non ce la facciamo con le nostre forze allora è il caso di chiamare anche l'esercito”.
La stessa proposta è arrivata anche da Marco Zuanich, commerciante ma anche consigliere comunale dell'Udc, che intervenendo ha dichiarato all'assemblea che si attiverà affinchè si ottenga a Venezia una presenza massiccia dei militari nei punti sensibili della città con turni anche notturni.
Elena Magro
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