I dati sulla contraffazione
2158 “Con l' evento "Niente di vero sotto il sole" tour conclusosi domenica al Lido di Venezia– spiega il presidente di Confcommercio Ascom Venezia Roberto Magliocco – abbiamo ritenuto evidenziare i danni

sia economici che di salute provocati dalla merce contraffatta. Ci sentiamo impotenti perché non troviamo strumenti adeguati per punire tali reati, basti pensare che ci sono centinaia di milioni di euro di multe inevase, solo nel comune di Venezia ammontano a 50 milioni.”
“Chiediamo quindi all’assessore regionale Roberto Marcato – continua Magliocco- che a fronte di centinaia di migliaia di sanzioni emesse dalle Amministrazioni e mai pagate, non considerando la difficoltà di stoccare le migliaia di prodotti sequestrati e la difficoltà di ottenere le autorizzazioni alla distruzione e l’impossibilità di darle in beneficenza in quanto talvolta i prodotti sono tossici, si faccia interprete presso il ministro Salvini di una proposta che preveda un permesso di soggiorno a punti, con l’espulsione qualora il punteggio dovesse andare sotto zero."

Secondo l’ultimo studio del CENSIS su dati del MISE, Venezia riveste il ruolo di hub logistico per la distribuzione di merce contraffatta diretta ad altre province del Centro e Sud Italia, luoghi di assemblaggio e distribuzione di merce contraffatta; ma, allo stesso tempo, rappresenta una delle principali piazze commerciali per la vendita di falsi prodotti ai turisti stranieri. Infatti in provincia molti capannoni industriali inutilizzati sono stati adibiti a laboratori e magazzini per lo stoccaggio di merce falsa, mentre durante la stagione estiva i litorali dei comuni balneari sono assiduamente frequentati da venditori ambulanti che commerciano ogni sorta di merce tarocca. In Veneto poi la catena del falso si sviluppa tra Venezia (punto di approdo), Rovigo (laboratori di assemblaggio e rifinitura nelle imprese cinesi) e Padova (snodo di commercializzazione all’ingrosso nel Centro Ingrosso Cina).

I numeri a Venezia e Provincia
Sempre i dati del MISE-CENSIS del 2017, evidenziano che il settore principalmente colpito in provincia di Venezia è quello degli accessori di abbigliamento, visto che il 57,5% del totale dei sequestri effettuati lo scorso anno ha riguardato prodotti di questo settore. Seguono il settore dell’abbigliamento vero e proprio (20,1% dei sequestri) e quello delle calzature (6%). Da giugno ad agosto sono stati svolti dalle Forze dell’Ordine e dalle Polizie Locali della provincia oltre 9.000 servizi antiabusivismo, che hanno condotto alla denuncia di 213 individui, all’applicazione di 2.427 sanzioni amministrative, a 1.274 sequestri, per un totale di merce sequestrata pari a 4.065.475 pezzi. Un’altra indagine realizzata da GFK Italia per Confcommercio nel novembre 2017 rileva come in Veneto l’abusivismo e la contraffazione siano rispettivamente il primo e il terzo crimine tra quelli maggiormente percepiti in aumento dalle imprese (in una lista che comprende anche furti, rapine, usura ed estorsioni); rispetto a questi due crimini, l’87% degli intervistati chiede maggior certezza della pena e il 76% un inasprimento delle pene.
L’impegno dell’Associazione di categoria
In Italia la contraffazione colpisce moltissimi settori, dagli alimentari all'abbigliamento, dai prodotti informatici ai farmaci. Secondo i dati più recenti, il mercato della contraffazione vale circa 6,9 miliardi di euro e 110 mila posti di lavoro. Un danno economico enorme, che spesso è accompagnato anche da gravi rischi per la salute dei consumatori. Confcommercio e Federazione Moda Italia sostengono da anni progetti di educazione all’acquisto legale e responsabile, non solo attraverso le famose giornate nazionali “Legalità mi piace”, ma anche attraverso lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso” dell’attrice sociale Tiziana Di Masi, il primo show in Italia dedicato all'argomento della lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, che ha già oltre 180 date all’attivo in tutta la nazione, con appuntamenti dai Comuni alle Scuole, dalle Associazioni di impresa fino alla presentazione il 26 maggio 2015 alla Camera dei Deputati.